
Nel corso della discussione è emerso come la scuola, per effetto del decreto e della sua applicazione, verrà svuotata delle proprie qualità e specificità con grave danno per i piccoli utenti.
Essendo attualmente in corso il periodo per le iscrizioni, visto il momento di grande confusione, è stato deciso di convocare degli incontri in ogni scuola del circolo per informare i genitori dei possibili cambiamenti legati alla riforma.
La perdita delle compresenze delle maestre è uno degli aspetti che maggiormente modifica la scuola così come è svolta attualmente.
Poiché è stato da tutti riconosciuto come valido il modello che veniva offerto prima della riforma, è’ stato quindi proposto di chiedere ai genitori di sottoscrivere una nota dove viene richiesto che la scuola elementare dei propri figli continui ad essere organizzata e offerta nello stesso modo, sia per le classi prime che per le classi successive.
La preoccupazione e il disappunto degli insegnanti devono essere colti come l’unico giudizio autorevole di cui fidarsi in un’epoca fatta di slogan e disinformazione.
Si consiglia a tutti i genitori di parlare e consigliarsi con i maestri e le maestre.
Si allega il testo della delibera votata all’unanimità.
Al Ministro dell’Istruzione On. Gelmini
Al Dirigente Scolastico regionale Dott.ssa Palumbo
Al Sindaco e alla Giunta del Comune di Spinea
Alle Organizzazioni sindacali CISL, UIL , CGIL, SNALS,
GILDA, COBAS
AL Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione
Il Consiglio d’istituto del 1° Circolo Didattico di Spinea
CONSIDERATO
che con la Legge 169/2008 e con la Legge 133/2008 (art. 64):
• non viene annullato il DP.R. 275/1999;
• non vengono abrogati i percorsi fonnativi realizzati con il “Tempo Modulate” ed il “Tempo Pieno”, adottati nei P.O.F. 2008/09;
• non viene abrogata la L. 176/07, che riconosce il modello educativo e didattico del “Tempo Pieno”;
VISTO
il D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, “Regolamento recante norme in materia di autonomia delle
istituzioni scolastiche, ai sensi dell’art. 21 della legge 15 marzo 1997, n. 59” che riporta:
all’Art. 1, comma 2: “L’autonomia delle istituzioni scolastiche è garanzia di libertà di insegnamento e di pluralismo culturale e si sostanzia nella progettazione e nella realizzazione di interventi di educazione, formazione eistmzione mirati nilt sviluppo della persona umana, adeguati ai diversi contesti, alla domanda delle famiglie e alle caratteristiche specifiche dei soggetti coivvoifi, al fine di garantire ii loro successo formativo,coerentemente con le finalità e gli obiettivi generali del sistema di istruzione e con l’esigenza di migliorare l’efficacia del processo di insegnamento e di apprendimento”;
all'Art. 3, comma 1: “Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il Piano dell’offerta formativa. Il Piano è il documento fondamentale costitutivo dell’identità culturale e progettuale delle istituzioni scolastiche ed esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che le singole scuole adottano nell’ambito della loro aulonomia”;
all’Art. 4, comma 2: “Nell’esercizio dell’autonomia didattica le istituzioni scolastiche regolano i tempi dell’insegnamento e dello svolgimento delle singole discipline e attività nel modo più adeguato al tipo di studi e ai ritmi di apprendimento degli alunni. A tal fine le istituzioni scolastiche possono adottare tutte le forme di flessibilità che ritengono opportune...”;
CONSIDERATO
che debbano continuate ad essere garantiti: e un tempo scuola che non solo venga incontro alle esigenze lavorative delle famiglie, ma anche ai tempi e alle modalità di apprendimento dei bambini, che garantisca la possibilità di rielaborare le esperienze e le conoscenze acquisite in forma consapevole e duratura;
e la qualità della didattica attraverso la valorizzazione delle competenze nei diversi ambiti disciplinari maturate dai docenti;
e la collegialità dell’azione didattica ed educativa basata sulla collaborazione, sulla programmazione collegiale e sul confronto fra docenti;
e la possibilità di usufruire di ore di compresenza per realizzare percorsi individualizzato rivolti ai bambini in difficoltà di apprendimento, per alfabetizzare gli alunni stranieri, per effettuare visite didattiche sul territorio, per svolgere attività di laboratorio;
DEL IBERA
e di continuare a proporre alle famiglie, che iscriveranno i propri figli alle classi PRIME dell’istituto per l’a.s, 2009/10, i modelli organizzativi tuttora vigenti (Modulo di 30 ore + 2 di mensa con ore di com presenza e Tempo Pieno di 40 ore con 4 ore di compresenze nella scuola primaria, 40 ore settimanali nella Scuola dell’Infanzia), in grado, secondo il Consiglio d’Istituto, di garantire le opportunità didattiche educative esplicitate nel P.O.F.
e di organizzare per la prossima settimana incontri per informare le famiglie sui reali cambiamenti negativi della riforma in tutte le classi della scuola;
o di presentare i modelli da far sottoscrivere a tutti i genitori per l’espressione della loro volontà.
Infine, il Consiglio d’Istituto si impegna a supportare la richiesta dell’organico necessario ad attuare i modelli organizzativi e didattici indicati ed eventualmente la loro piena e qualificata estensione.
3/2/2009
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