29 gennaio 2009

Maria Teresa Spina presenta ANITA MEZZALIRA



Città di Venezia
Centro Culturale Candiani
Associazione culturale "Armando Pizzinato"
Istituto Veneziano per la Storia della resistenza e della Società Contemporanea



Domenica
1 febbraio
ore 10.00


Maria Teresa Spina Presenta:




ANITA MEZZALIRA
antifascista Sindacalista





Nata nel 2005 dalle individuali passioni di persone provenienti dalle più disparate esperienze, l'Associazione Culturale "Armando Pizzinato" ha ormai raggiunto il terzo anno di attività.
La conoscenza con l'artista Pizzinato, deceduto nel 2004, ha fatto sì che i fondatori gli dedicassero il nome dell'Associazione, come omaggio all'indiscussa grandezza artistica e, soprattutto, per indirizzare le proprie attività prevalentemente verso la divulgazione della pittura.
Il sogno di coloro che si dedicarono con solerzia alla nascita dell'Associazione era quello di poter mettere a disposizione degli artisti locali e più in generale di tutti quelli che volevano esporre le proprie opere, uno spazio che non li vincolasse ad onerosi contratti e lasciasse loro la libertà e la gioia di condividere con altri le loro creazioni.
Il numero di successi di pubblico riportati dall'Associazione in questi tre anni è la dimostrazione del raggiungimento di quel sogno e della necessità di portarlo avanti.
Sogno che fin da subito risultò non contenibile alla sola pittura e che si sviluppò nell'organizzazione di eventi di carattere culturale che spaziarono dalle presentazioni letterarie alle conferenze a tema sociale, ai laboratori creativi alle conferenze di storia e a tantissime altre tematiche che tuttora l'Associazione porta avanti.
A dimostrazione del fatto che le attività dell'Associazione si espandono in tutte le direzioni una serie di conferenze, organizzate in collaborazione con il Centro Culturale Candiani di Mestre, dedicate a personalità dell'antifascismo e delle lotte democratiche e proletarie in Venezia. (Michela Fragona)

27 gennaio 2009

RAZZISMO IERI E OGGI

IL COMITATO REGIONALE VENETO A.N.P.I. Associazione Partigiani d'Italia
in collaborazione con arci treviso
è lieto di invitare la cittadinanza all'incontro organizzato presso l'Auditorium S. croce di Treviso
Venerdì 30 Gennaio 2009
Auditorium S, Croce presso l'Università di Treviso

RAZZISMO IERI E OGGI


Programma
dalle 9,30 alle 12,30


Presiede: On. Franco Busetto Presidente A.N.P.I. Regionale Veneto

Saluto di:
Umberto Lorenzoni Presidente A.N.P.I. Provinciale di Treviso

Interventi di:
prof. Lia Finzi Comitato A.N.P.I Regionale Veneto
prof. Roberto Bassi Comunità Ebraica di Venezia
prof. Giuliano Lenci Presidenza Istituto Storico di Padova
Marco Borghi Istituto Storico di Venezia
Kamel Layachi Consulta Islamica della Provincia di Treviso

Coordina:
Sandro Moser
Direttore della Tribuna di Treviso

dalle 14.00 alle 16.30

DIBATTITO

I luoghi della libertà, itinerari della guerra e della resistenza in provincia di Venezia


Itinerari nella storia e nella Resistenza
Una Guida per il territorio

Sarà presentata il 29 gennaio a Mestre

In piazza S.Marco

Una guida che ci accompagna fra i luoghi della nostra Storia. Una serie di itinerari in provincia di Venezia per ricordare episodi a volte dimenticati. Uno strumento rivolto soprattutto ai ragazzi, perché nel costruire il loro futuro non dimentichino quel che è stato.

Questo è la pubblicazione I luoghi della libertà-Itinerari della guerra e della Resistenza in provincia di Venezia che sarà presentato

il 29 gennaio alle ore 17
al Centro culturale Candiani di Mestre.


A parlare di questa particolarissima guida ci saranno il presidente della Provincia, Davide Zoggia, Andrea Ferrazzi, vicepresidente della Provincia e assessore all’Educazione, Marco Borghi direttore dell'Istituto veneziano per la Storia della Resistenza e curatore de “I luoghi della libertà”, la storica veneziana Maria Teresa Sega, responsabile progetti didattici Istituto veneziano per la Resistenza, la ricercatrice e coautrice della Guida Sandra Savogin, Mario Isnenghi, docente di Ca' Foscari con il collega dell'ateneo padovano Santo Peli e l'ex partigiano Vinicio Morini. A moderare sarà il giornalista Edoardo Pittalis.


15 gennaio 2009

ANCORA POSTI DISPONIBILI PER MANIFESTAZIONE PER LA PACE DI SABATO 17 GENNAIO AD ASSISI


SONO ANCORA NUMEROSI I POSTI DISPONIBILI PER LA MANIFESTAZIONE NAZIONALE PER LA PACE IN MEDIO ORIENTE AD ASSISI
DI SABATO 17, RICORDIAMO CHE UN PULLMAN PARTE DA VENEZIA - P.LE ROMA ALLE ORE 05.00
E DALLA STAZIONE DI MESTRE ALLE ORE 05.10 (circa). IL RIENTRO E' PREVISTO PER LE ORE 20.00.
 
PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:
centropace@comune.venezia.it
OPPURE TELEFONARE ALLO 041 274 7645 - 3292105581
 

AFFRETTATEVI A PRENOTARE!!


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APPELLO:

La strage continua da 18 giorni.

1001 morti (315 bambini)
4580 feriti

Quanti bambini, quante donne, quanti innocenti dovranno essere ancora uccisi
prima che qualcuno decida di intervenire e di fermare questo massacro?

FERMIAMO LA STRAGE!
Rompiamo
il silenzio dell’Italia!

Sabato 17 gennaio 2009
I costruttori di pace
s’incontrano ad Assisi
per la pace in Medio Oriente

ore 10.00 Assemblea di riflessione, confronto e proposta
Cosa possiamo fare per mettere fine a questa tragedia? In che modo vogliamo
impegnarci per costruire pace e giustizia in Medio Oriente?
Sede: La Cittadella di Assisi - via Ancajani 3
ore 13.30 partenza del corteo
ore 15.30 conclusione della manifestazione



Vieni anche tu!
Ulteriori informazioni e approfondimenti li trovi su
www.perlapace.it

I promotori dell’Appello “Dobbiamo fare la nostra scelta”: Tavola della Pace, Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani, Acli, Agesci, Arci, Articolo 21, Cgil, Pax Christi, Libera - Associazioni Nomi e Numeri contro le mafie, Legambiente, Associazione delle Ong italiane, Beati i Costruttori di pace, Emmaus Italia, CNCA, Gruppo Abele, Cipsi, Banca Etica, Volontari nel Mondo Focsiv, Centro per la pace Forlì/Cesena, Lega per i diritti e la liberazione dei popoli (prime adesioni, 6 gennaio 2009)


Invia subito la tua adesione al
Coordinamento Nazionale Enti Locali per la Pace e i Diritti Umani
tel. 075/5722479 - fax 075/5721234
email: info@entilocalipace.itwww.entilocalipace.it


--
Luigi Barbieri

Comune di Venezia
Direzione Gabinetto del Sindaco e Relazioni Esterne e Comunicazione

Servizio Partecipazione Giovanile e Culture di Pace
S. Marco 1529 - 30124 Venezia
t. 0412747645
f. 0412747642
m. 3292105581

09 gennaio 2009

incontro con il prof Guido Petter sull'educazione alla cittadinanza


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movimento di cooperazione educativa

www.mce-fimem.it

Gruppo territoriale“Quintilio Marini

via G. Ciardi 4 - 30174 Mestre Ve- t. 041.952362- mceve@libero.it

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EDUCARE ALLA CITTADINANZA

La scuola, il diritto all’istruzione, la Costituzione

Prof. Guido Petter

prof. emerito di Psicologia dello sviluppo

Facoltà di Psicologia dell’Università degli studi di Padova


Proiezione dell’intervista al maestro Alberto Manzi

NON È ancora TROPPO TARDI

Alfabetizzare per partecipare

A cura di Giancarlo Cavinato

Dirigente scolastico M.C.E.

Nel corso dell’incontro verranno presentate le proposte

per il con-corso PAROLE BAMBINE.

La Costituzione riscritta dai Bambini

MARTEDì 20 GENNAIO 2008- Ore 16.30

Sala multimediale Servizi Educativi

Via Pio X, 4 - Mestre Venezia


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movimento di cooperazione educativa

www.mce-fimem.it

Gruppo territoriale“Quintilio Marini

via G. Ciardi 4 - 30174 Mestre Ve- t. 041.952362- mceve@libero.it

Il gruppo MCE di Mestre avvia, presso la sede di via Ciardi, un servizio di consulenza per educatori e insegnanti, operatori della scuola di base, allo scopo di offrire uno spazio di dialogo, di confronto e, ove possibile, di aiuto per quanto riguarda:

  • i problemi connessi all'organizzazione della classe per migliorare le relazioni
  • l'organizzazione di situazioni e attività volte a migliorare il 'clima di classe'
  • l'organizzazione e il reperimento di materiali utili all'avvio di percorsi didattici
  • l'organizzazione di percorsi didattici, o la loro verifica o ristrutturazione in itinere
  • contatti con strutture del territorio per collaborazioni

Consulenza pedagogico-didattica per insegnanti del primo ciclo della scuola di base

(Infanzia, primaria, secondaria di primo grado)

S C U O L A A M I C A

ogni lunedì dalle ore 16 alle 19 - Il giovedì su appuntamento - tel. 041.952362

Il servizio di consulenza sarà offerto da insegnanti che operano o hanno operato nella scuola sulla base: degli spunti offerti dalla pedagogia Freinet e dalle elaborazioni sviluppate dal Movimento di Cooperazione Educativa e dell' esperienza accumulata 'sul campo'

Aree di consulenza educativo-didattica

    • l’area linguistico –espressiva
    • l’area storico-geografico-antropologica
    • l’area logico-matematica

Integrazione scolastica

    • per alunni diversamente abili o con bisogni educativi speciali
    • per alunni stranieri, migranti, provenienti da altre culture

Una particolare attenzione e uno specifico supporto è rivolto ai progetti che riguardano l’educazione alla cittadinanza attiva,

ai diritti e alla responsabilità.




Educare a sollecitare un pensiero sempre più profondo - dice Manzi - significa «educare a saper ascoltare, a saper discutere, a saper riflettere, a saper vedere, ma anche a saper collegare e scoprire le connessioni tra i concetti», significa saper mettere in relazione e capire le analogie; in una parola: “Educare a pensare”.

Il credo pedagogico di Manzi trova la sua applicazione nel “Far vivere un problema”, percorso dinamico attraverso il quale le fasi di apprendimento da lui progettate articolano la costruzione di una conoscenza significativa impegnando gli studenti nell’acquisizione di abilità e competenze in una operatività continua.

La metodologia che Manzi adotta, si muove lungo un percorso che si articola nella costruzione di una conoscenza significativa, procedendo attraverso fasi di apprendimento:

1. creare una tensione cognitiva;

2. sapere quel che il discente conosce in relazione al problema;

3. discutere in gruppo con il docente (l’insegnante non darà comunque spiegazioni o risposte e accetterà ogni ipotesi);

4. far accumulare esperienze e (capitalizzando le esperienze) formulare concetti;

5. far conoscere ciò che i partecipanti alla discussione hanno scritto o detto (appreso da letture, da trasmissioni televisive e radiofoniche, ecc…);

6. soddisfatto l’interesse per il problema, porre un altro problema che costringa ad un ripensamento totale e che provochi nuove esperienze in modo da ampliare le conoscenze.

Il meccanismo che Manzi induce è quello di sviluppare nello studente il desiderio di arricchire le proprie conoscenze, offrendo occasioni di riflessione affinché impari a pensare in modo autonomo. Aiutarlo a sviluppare nuovi concetti e nuovi linguaggi, non attraverso la ripetizione ma attraverso l’esperienza.

«Deve imparare a scomporre i concetti» sostiene Manzi, «a saper scomporre le esperienze, a saper scomporre i fenomeni nei loro elementi costitutivi per analizzarli, e rimontarli per ampliare le conoscenze».

L’obiettivo del suo agire educativo corre verso lo sviluppo dell’individuo in tutte le sue dimensioni; uno sviluppo che si affianca alla scoperta graduale attraverso il confronto continuo con i propri simili e talvolta aperto sulla realtà sociale, talvolta rappresentata nel gioco o nell’artificio didattico compiuto dall’insegnante.

E’ dunque un percorso di “apprendimento collaborativo”.

Il significato di Educare a pensare, con il quale Manzi costringe un individuo a “vivere un problema” sta nella convinzione secondo la quale un concetto già ‘servito’ al discente e pronto per essere ripetuto in modo automatico è un concetto che Manzi definisce ‘non problematizzato’, è quindi un’esperienza mancata che lo studente non interiorizza e, come tale, incontrandola in situazioni future diverse, non potrà riconoscere e quindi affrontare per risolverla.

Le strategie messe in atto nell’educazione al pensiero offrono proprio quegli strumenti idonei alla formazione di individui pensanti, che si pongano problemi e siano flessibili e sempre pronti al cambiamento. Menti pronte nel mondo del lavoro, eclettiche, abili e sollecite ai continui mutamenti.

In conclusione, «l’educazione al pensiero» soleva dire Manzi «sintetizza gli obiettivi che la scuola dovrebbe porsi: insegnare a saper vedere, a saper discutere, a saper ascoltare, a saper riflettere; cioè insegnare al discente a saper sviluppare il proprio senso critico e a saper decidere nelle situazioni che si presentano nella vita».



01 gennaio 2009

AUGURI



Nel nostro piccolo vogliamo fare gli auguri a tutti voi lettori o visitatori occasionali del blog. Voi gente semplice che non ha speso l'impossibile per il cenone, che non crede più a tutto quello che sente o vede, ma che cerca di farsi l’opinione giusta sulle cose e le vicende che la riguardano. Auguri a quelli che non smettono mai di pensare con la propria testa, a quelli che non la girano dall’altra parte, che vogliono dire quello che pensano, che vogliono contare di più, partecipare.

Auguri a quelli che che non arrivano a fine mese, che già domani non troveranno più il loro posto di lavoro, ai giovani che non hanno davanti a loro neanche più un futuro.

Auguri a Babu, morto di freddo a Genova, ai tanti babu che ogni sera non sanno dove andare. Auguri a chi non usa la macchina, non inquina l'ambiente con plastica e schifezze inutili,e sviluppa il senso del domani, del futuro sano. siete in minoranza, è vero, ma siete i veri premi nobel della ricerca scientifica. Auguri ai Magistrati ingiustamente trasferiti, ai prossimi bersagli della dittatura dolce ed ai Giudici che in silenzio lavorano e continuano a sperare in un Paese migliore. Auguri ed un immenso abbraccio a quelle persone che stasera guarderanno il posto a tavola vuoto per sempre di chi per lavorare e portare avanti la famiglia se n'è andato, in un mondo che mette al primo posto il profitto e il PIL, ma produce solo vedove e orfani. Auguri a coloro che in prima persona lottano per fare dell'informazione vera, libera e forte. Auguri alla gente di Gaza, nascosta, uccisa, mutilata, umiliata, dimenticata e bombardata anche dal silenzio di chi sta zitto, si gira dall'altra parte ed è più verme dei vermi che lanciano bombe. Auguri a voi che vi arrabbiate e soprattutto vi informate in rete, perchè siete voi quelli che dovrebbero fare il discorso di fine anno. Il 2009 rivogliamo la democrazia che un tempo i nostri nonni ci lasciarono conquistandola col sangue, chiediamo troppo?

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