11 marzo 2009

LA PRIMAVERA DELLA SCUOLA MANI-FESTA


MANIFESTAZIONE


REGIONALE




SABATO 21 marzo 2009


da tutto il Veneto


prendiamo un treno per


VENEZIA


la PRIMAVERA della SCUOLA

MANI>FESTA


ritrovo nel piazzale della stazione di Venezia S.L.

dalle 15.45 alle 16.15

tutti insieme andremo all’Ufficio Scolastico Regionale !


Si toglie, si taglia alla scuola pubblica. Noi non ci stiamo!

Costruiamo tutti insieme un serpentone colorato, una manifestazione e una festa

Consegneremo all’Ufficio Scolastico Regionale i moduli con le firme per una “Buona Scuola” raccolti dai comitati in questi mesi di mobilitazione

in tante scuole di tutto il Veneto.

Per dire che siamo indignati perché, a casa nostra, risparmiamo prima sulle cose superflue, poi sulle cose necessarie … e mai sul futuro dei nostri figli. Per ribadire che i provvedimenti del governo sono uno svuotamento culturale e pedagogico della scuola pubblica, finalizzati unicamente ad un miope risparmio. La scuola che andava bene 30 anni fa non regge alle sfide e alle complessità di oggi!

Non portiamo bandiere o simboli di partito, sindacati, organizzazioni.

Partecipiamo con gli striscioni, i colori e i cartelli dei comitati.

Prepariamo e portiamo uno scambio di merende,

strumenti musicali e sonori!
Clown, animazioni, laboratori per tutti in Campo S. Geremia!

Portiamo palloncini colorati:

faremo volare la nostra determinazione per una scuola pubblica di qualità

Ritrovo in stazione a Padova: dalle 14.15 alle 14.30->Partenza del treno: 14:37


Comincia la fase due,

inizia in tutta Italia la campagna di primavera!

Oggi sappiamo che le 24 e le 27 ore sono state bocciate da oltre il 90% dei genitori!
Adesso vogliamo gli organici per le 30 e le 40 ore!

L’abbiamo sempre affermato con forza e oggi continuiamo a ribadirlo.

Non è una questione di "5 ore in più" di organico settimanale per salvaguardare il “tempo-lungo” e il servizio mensa, non c'è un "particolare modello veneto" di scuola da difendere!


E' la salvaguardia della qualità formativa, il mantenimento dei laboratori, della pluralità docente, delle compresenze, del tempo-scuola disteso per proporre i tanti alfabeti e linguaggi disciplinari.


E’ questa la scuola che guarda al futuro, dove le risorse, finanziarie e umane, devono garantire ciò che le famiglie italiane hanno scelto e di cui le scuole hanno bisogno:

una scuola lunga (30 e 40 ore) e di qualità, di tutti e per tutti !!!
Non esiste il nesso “più tagli = maggiore qualità”

La scuola che andava bene 30 anni fa non regge alle sfide e alle complessità di oggi!

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