12 novembre 2008

APPELLO DI CGIL CISL UIL PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE



V E N E Z I A


APPELLO UNITARIO CGIL CISL UIL DI VENEZIA

A SOSTEGNO DELL'INIZIATIVA PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE

CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE

25 NOVEMBRE 2008


In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra in

tutto il mondo il 25 novembre, CGIL CISL e UIL chiedono impegni concreti per contrastare

ciò che è stato riconosciuto dall'Unione Europea come un crimine contro l'umanità: la

violenza sulle donne.

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo vengono uccise ogni

anno circa 3 milioni di donne; la tipologia dei delitti è trasversale alle nazioni, alle culture e

alle religioni. Anche nel nostro Paese gli atti violenti e i maltrattamenti che colpiscono le

donne sono in crescita. I dati confermano che è fra le mura domestiche che avvengono la

maggior parte degli abusi sulle donne. A ciò si aggiungono l’escalation di violenze sessuali,

gli atti di criminalità, le aggressioni, la riduzione in schiavitù delle donne e soprattutto delle

baby prostitute, l’aborto forzato, la sterilizzazione involontaria, la mutilazione dei genitali e

i crimini d’onore.

Occorre un salto di civiltà, a poco servono le sole risposte repressive date dall’ordine

pubblico: la violenza va contrastata attraverso azioni, progetti e politiche che alimentino le

culture e i valori positivi. La violenza contro le donne è un problema sociale, che pone in

discussione la democrazia stessa e le libertà di tutti; la vita di molte donne continua ad

essere spezzata, spesso dall’”amore patologico” di padri, fidanzati e mariti. Delitti, questi,

che trovano posto nella cronaca e che necessitano di una riflessione profonda rispetto al

grave arretramento culturale presente nel Paese.

Accanto a questo scenario, allarmante sul piano dei diritti civili e della tutela della

dignità delle donne, permane, nel nostro Paese, una situazione occupazionale femminile

ancora in ritardo rispetto agli altri paesi europei e un forte divario occupazionale fra

uomini e donne. Cresce il numero delle lavoratrici precarie, e la loro collocazione in un

mercato del lavoro marginale e dequalificato, pur in presenza di un livello d’istruzione

mediamente più alto. Aumentano nel contempo i casi di molestie sessuali e di mobbing

nei posti di lavoro.

Lontana dagli obiettivi di Lisbona, l’Italia, nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità per

tutti, è scesa all’84° posto nella classifica del World Economic Forum (WEF). La classifica

valuta il divario fra uomini e donne rispetto alle opportunità offerte alle donne nel campo

del lavoro, dell’economia e dell’istruzione.

CGIL CISL UIL di Venezia ritengono fondamentale affrontare le questioni in un’ottica di

politiche di genere, in grado di coinvolgere tutti gli attori sociali: dal Governo, alle

Istituzioni Locali, dai Sindacati alle Associazioni datoriali, perché la violenza sulle donne e la

condizione femminile nel mercato del lavoro sono due aspetti che connotano il forte

ritardo sociale e culturale del nostro Paese a cui occorre dare subito risposte concrete.

Per quanto riguarda la violenza, si debbano prendere misure atte a contrastare questo

terribile fenomeno attraverso la prevenzione, il contrasto, il sostegno e l’inclusione delle

vittime.

�� E’ NECESSARIO QUINDI DESTINARE RISORSE PER RAFFORZARE LA RETE DEI SERVIZI NEL TERRITORIO E DEI

CENTRI ANTIVIOLENZA.

�� VA ISTITUITO UN OSSERVATORIO ATTO AL MONITORAGGIO E COORDINAMENTO DELLE AZIONI VOLTE A

COMBATTERE IL FENOMENO, A DEFINIRE UN PIANO PER UNA NUOVA VIVIBILITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI,

LA SICUREZZA NELLE STRADE E NEI QUARTIERI.

�� SERVE, AL PIÙ PRESTO, UNA LEGGE PER IL RICONOSCIMENTO DEL REATO DI STALKING”, CHE SI

CONFIGURA COME UNA PERSECUZIONE CONTINUA.

�� COSTRUIRE NEL PAESE UNA NUOVA CULTURA DEL RISPETTO DEI DIRITTI UNIVERSALI, VALORIZZARE IL

PRINCIPIO DELLE PARI OPPORTUNITÀ NELLE DIFFERENZE DI GENERE, CONTRO LE DISCRIMINAZIONI, A

PARTIRE DALLE SCUOLE E DAI GIOVANI.

�� PER QUANTO RIGUARDA IL LAVORO, SI DEBBONO PERSEGUIRE NUOVE POLITICHE PER LAUMENTO E LA

QUALITÀ DELLOCCUPAZIONE FEMMINILE, PER LA CONCILIAZIONE, PER UOMINI E DONNE, DEI TEMPI DI

VITA E DI LAVORO.

�� SI RICHIEDE AL GOVERNO E ALLE ISTITUZIONI LOCALI DI METTERE IN CAMPO MISURE ATTE A

RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI E I RELATIVI FINANZIAMENTI, CHE NON POTRANNO ESSERE ESIGUI O

PURAMENTE SIMBOLICI.


Per tutte queste ragioni, su questa piattaforma, CGIL CISL UIL di VENEZIA

scenderanno in piazza il 25 NOVEMBRE a Mestre promuovendo UNA

GRANDE CATENA UMANA che favorisca una forte alleanza trasversale tra

uomini e donne della Provincia.


ANCORA UNA VOLTA IN PIAZZA PER DIRE BASTA AD OGNI DISCRIMINAZIONE E

VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE.

PER RIBADIRE CHE SENZA IL RICONOSCIMENTO DI PARI LIBERTA’ E DIGNITA’ PER

LE DONNE NON VI E’ NESSUNA POSSIBILITA’ DI CRESCITA SOCIALE ED ECONOMICA

DEL PAESE.

CGIL CISL UIL DI VENEZIA INVITANO LE ISTITUZIONI, LE ASSOCIAZIONI, I PARTITI

POLITICI E LA CITTADINANZA TUTTA, AD ADERIRE ALL’APPELLO ED ALL’INIZIATIVA.

CGIL CISL UIL VENEZIA

Mestre, 3 novembre 2008

Nessun commento:

Posta un commento

E' molto gradito un vostro commento

BLOG

La mia foto
SPINEA, VE, Italy
Questo Blog è a disposizione di tutti quei cittadini che hanno qualcosa da dire.