V E N E Z I A
APPELLO UNITARIO CGIL CISL UIL DI VENEZIA
A SOSTEGNO DELL'INIZIATIVA PER LA GIORNATA INTERNAZIONALE
CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE
25 NOVEMBRE 2008
In occasione della giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebra in
tutto il mondo il 25 novembre, CGIL CISL e UIL chiedono impegni concreti per contrastare
ciò che è stato riconosciuto dall'Unione Europea come un crimine contro l'umanità: la
violenza sulle donne.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), nel mondo vengono uccise ogni
anno circa 3 milioni di donne; la tipologia dei delitti è trasversale alle nazioni, alle culture e
alle religioni. Anche nel nostro Paese gli atti violenti e i maltrattamenti che colpiscono le
donne sono in crescita. I dati confermano che è fra le mura domestiche che avvengono la
maggior parte degli abusi sulle donne. A ciò si aggiungono l’escalation di violenze sessuali,
gli atti di criminalità, le aggressioni, la riduzione in schiavitù delle donne e soprattutto delle
baby prostitute, l’aborto forzato, la sterilizzazione involontaria, la mutilazione dei genitali e
i crimini d’onore.
Occorre un salto di civiltà, a poco servono le sole risposte repressive date dall’ordine
pubblico: la violenza va contrastata attraverso azioni, progetti e politiche che alimentino le
culture e i valori positivi. La violenza contro le donne è un problema sociale, che pone in
discussione la democrazia stessa e le libertà di tutti; la vita di molte donne continua ad
essere spezzata, spesso dall’”amore patologico” di padri, fidanzati e mariti. Delitti, questi,
che trovano posto nella cronaca e che necessitano di una riflessione profonda rispetto al
grave arretramento culturale presente nel Paese.
Accanto a questo scenario, allarmante sul piano dei diritti civili e della tutela della
dignità delle donne, permane, nel nostro Paese, una situazione occupazionale femminile
ancora in ritardo rispetto agli altri paesi europei e un forte divario occupazionale fra
uomini e donne. Cresce il numero delle lavoratrici precarie, e la loro collocazione in un
mercato del lavoro marginale e dequalificato, pur in presenza di un livello d’istruzione
mediamente più alto. Aumentano nel contempo i casi di molestie sessuali e di mobbing
nei posti di lavoro.
Lontana dagli obiettivi di Lisbona, l’Italia, nell’Anno Europeo delle Pari Opportunità per
tutti, è scesa all’84° posto nella classifica del World Economic Forum (WEF). La classifica
valuta il divario fra uomini e donne rispetto alle opportunità offerte alle donne nel campo
del lavoro, dell’economia e dell’istruzione.
CGIL CISL UIL di Venezia ritengono fondamentale affrontare le questioni in un’ottica di
politiche di genere, in grado di coinvolgere tutti gli attori sociali: dal Governo, alle
Istituzioni Locali, dai Sindacati alle Associazioni datoriali, perché la violenza sulle donne e la
condizione femminile nel mercato del lavoro sono due aspetti che connotano il forte
ritardo sociale e culturale del nostro Paese a cui occorre dare subito risposte concrete.
Per quanto riguarda la violenza, si debbano prendere misure atte a contrastare questo
terribile fenomeno attraverso la prevenzione, il contrasto, il sostegno e l’inclusione delle
vittime.
�� E’ NECESSARIO QUINDI DESTINARE RISORSE PER RAFFORZARE LA RETE DEI SERVIZI NEL TERRITORIO E DEI
CENTRI ANTIVIOLENZA.
�� VA ISTITUITO UN OSSERVATORIO ATTO AL MONITORAGGIO E COORDINAMENTO DELLE AZIONI VOLTE A
COMBATTERE IL FENOMENO, A DEFINIRE UN PIANO PER UNA NUOVA VIVIBILITÀ DEGLI SPAZI PUBBLICI,
LA SICUREZZA NELLE STRADE E NEI QUARTIERI.
�� SERVE, AL PIÙ PRESTO, UNA LEGGE PER IL RICONOSCIMENTO DEL REATO DI “STALKING”, CHE SI
CONFIGURA COME UNA PERSECUZIONE CONTINUA.
�� COSTRUIRE NEL PAESE UNA NUOVA CULTURA DEL RISPETTO DEI DIRITTI UNIVERSALI, VALORIZZARE IL
PRINCIPIO DELLE PARI OPPORTUNITÀ NELLE DIFFERENZE DI GENERE, CONTRO LE DISCRIMINAZIONI, A
PARTIRE DALLE SCUOLE E DAI GIOVANI.
�� PER QUANTO RIGUARDA IL LAVORO, SI DEBBONO PERSEGUIRE NUOVE POLITICHE PER L’AUMENTO E LA
QUALITÀ DELL’OCCUPAZIONE FEMMINILE, PER LA CONCILIAZIONE, PER UOMINI E DONNE, DEI TEMPI DI
VITA E DI LAVORO.
�� SI RICHIEDE AL GOVERNO E ALLE ISTITUZIONI LOCALI DI METTERE IN CAMPO MISURE ATTE A
RAGGIUNGERE QUESTI OBIETTIVI E I RELATIVI FINANZIAMENTI, CHE NON POTRANNO ESSERE ESIGUI O
PURAMENTE SIMBOLICI.
Per tutte queste ragioni, su questa piattaforma, CGIL CISL UIL di VENEZIA
scenderanno in piazza il 25 NOVEMBRE a Mestre promuovendo UNA
GRANDE CATENA UMANA che favorisca una forte alleanza trasversale tra
uomini e donne della Provincia.
ANCORA UNA VOLTA IN PIAZZA PER DIRE BASTA AD OGNI DISCRIMINAZIONE E
VIOLENZA NEI CONFRONTI DELLE DONNE.
PER RIBADIRE CHE SENZA IL RICONOSCIMENTO DI PARI LIBERTA’ E DIGNITA’ PER
LE DONNE NON VI E’ NESSUNA POSSIBILITA’ DI CRESCITA SOCIALE ED ECONOMICA
DEL PAESE.
CGIL CISL UIL DI VENEZIA INVITANO LE ISTITUZIONI, LE ASSOCIAZIONI, I PARTITI
POLITICI E LA CITTADINANZA TUTTA, AD ADERIRE ALL’APPELLO ED ALL’INIZIATIVA.
CGIL CISL UIL VENEZIA
Mestre, 3 novembre 2008
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