25 dicembre 2008

LETTERINA A BABBO NATALE


Caro Babbo Natale ti scriviamo questa letterina auspicando una tua benevola visita a Spinea e nell’occasione ti alleghiamo alcuni desideri sperando di vederli realizzati.

Non ci interessa una bella piazza, uno slargo su villa Maino, una rivisitazione idealistica del paese, a noi interessa la viabilità e la sostenibilità della vita cittadina.

Fa che il plastico del masterpland se lo mangino le termiti, (per il momento hanno mangiato solo tecnici/architetti e chissa quanti altri), e che al posto suo venga una volta per tutte ripensata la vivibiltà di Spinea.

Fa che i dieci grattacieli in progetto finiscano uno ad uno in quel posto, si insomma hai capito, a chi li ha pensati e proposti.

Ravvedi gli amministratori perché comincino a pensare agli interessi dei cittadini, di tutti i cittadini, non solo di quelli che hanno meschini affari da portare avanti.

Caro Babbo Natale, quest’anno a Spinea siamo stati tutti buoni e oltre ad una campionessa olimpionica, vorremmo avere per regalo anche una bella piscina.

Assieme al passante che come dice la parola stessa “passerà” inquinando ancor più di polveri sottili le nostre già putride arie, fa che invece di capannoni e capannoni vengano piantati alberi e vengano protetti i nostri polmoni.

Fa che il sole sciolga il ghiaccio così che nessun bambino rischi la vita per andare alla stazione a pattinare, visto che è irraggiungibile dalle bici e dai pedoni, se non con lunghi giri.

Fa, tu che tutto puoi, che le menti illuminate dei nostri amministratori politici, si illuminino per davvero e che presi da rimorso per lo scempio che stanno compiendo nel nostro territorio si ravvedano e la finiscano una volta per tutte di cementificare il territorio del nostro comune.

Fa che la radio web di Spinea per incanto diventi una “radio libera” di quelle che sputano in faccia ai potenti e informano sulle loro nefandezze, invece di essere una radio commerciale, al soldo di chi vuole solo disinformazione, in caso contrario falla sintonizzare su un canale che trasmetta solo musica classica, sinfonica e lirica, che fa bene all’anima.

Fa che tutti i cittadini si possano accorgere di quanto questa classe politica li sta prendendo per i fondelli, con opere che non sono richieste, con effetti speciali finalizzati a rendere un’immagine di funzionalità e modernità, utile a mascherare i veri loro fini, tutelare sempre e solo gli interessi dei loro amici.

Quest’anno ti promettiamo che non saremo buoni come l’hanno scorso, graffieremo e scalfiremo con le parole e contenuti questa falsa fotografia e cercheremo di demolire questo palco, perché crediamo che Spinea si meriti una classe politica migliore.

Vedi tu da parte tua Babbo Natale se ci puoi dare una mano.

Grazie comunque.

18 dicembre 2008

Gelmini: con i decreti attuativi si ferma la marcia indietro

tratto da liberazione del 18/12/2008
Scuola, Flc Cgil:
«Il governo conferma i tagli alle primarie»

«I regolamenti della ministra Gelmini, ormai all'approvazione definitiva da parte del consiglio dei ministri senza alcun confronto, confermano le nostre preoccupazioni sull'attacco feroce portato alla scuola pubblica, in particolare alla primaria». Così denuncia Mimmo Pantaleo, segretario generale della Flc-Cgil. «I tagli intervengono su tutti i segmenti del sistema formativo, riducendo drasticamente gli organici, ma nella scuola primaria spazzano via tutte le esperienze positive. Le indagini internazionali hanno confermato l'eccellenza dell'attuale modello, fondato sul modulo e sul tempo pieno con compresenze ma, dopo i decreti in via di emanazione, tutto ciò diventerà un pallido ricordo. L'unico obiettivo è quello di fare cassa. Cosa ancora più ignobile se si considera che un governo interviene senza scrupoli su un settore strategico qual è la scuola: vero motore per lo sviluppo civile democratico ed economico di ogni altro paese democratico. Il rinvio degli altri regolamenti ed il ripristino delle 40 ore nella scuola dell'infanzia sono solo il frutto della mobilitazione e degli scioperi di questi mesi. Contrasteremo con decisione le decisioni di queste ore sulla primaria e sui tagli».
18/12/2008

tratto dall'Unità del 18/12/2008

I primi regolamenti applicativi della riforma della scuola hanno avuto il via libera del Consiglio dei Ministri.
E se giovedì scorso sembrava che la Gelmini avesse fatto dietrofront, ora si scopre che lo svuotamento del tempo pieno e il maestro unico (per chi ora fa il "modulo") sono tornati.

Tra le novità contenute nei nuovi regolamenti, anche se rimane scontato l`addio alla didattica nelle primarie attraverso il cosiddetto "modulo" (con tre docenti ogni due classi), il maestro unico diventa poi "facoltativo"; sarà imposto solo se la maggioranza delle famiglie di una classe ne facciano richiesta.

Il modello orario di base dovrebbe in tal caso essere di 27 ore: 24 di didattica normale, più due ore di religione cattolica ed una di inglese.

Ridotta al minimo (non più di due ore al giorno) sarebbe poi la presenza contemporanea di due maestri nella stessa classe e comunque da adottare esclusivamente nei casi di attuazione del tempo pieno (40 ore settimanali).

Stop dunque alle attività extra-curricula, alle gite e ai corsi di recupero.

Per il 2010 poi partirà la riforma delle superiori. Ci saranno due nuovi licei in scienze umane (ex-magistrali) e il musicale e coreutica (danza e musica). In più 3 nuovi indirizzi per il liceo artistico (indirizzi: figurativo, design, new media). Gli istituti tecnici saranno quelli richiesti dal mondo del lavoro. 2 settori e 11 indirizzi: uno economico e l'altro tecnologico. L'economico avrà 2 indirizzi, il tecnologico 9.

Gli istituti tecnici saranno organizzati in 2+2+1 anni. Il primo biennio con un contenuto formativo di base: italiano, matematica, ecc. Il secondo biennio specialistico a seconda degli indirizzi. L'ultimo anno sarà di perfezionamento mirato all'indirizzo scelto.

Le scuole saranno poi sempre più vicine al mondo industriale. Al quinto anno opportunità di svolgere stage in azienda.

Più inglese in tutte le scuole di ogni ordine e grado. Nelle superiori viene reso obbligatorio per tutti e 5 gli anni.

Le ore di lezione passano da 50 minuti effettivi a 60. Il numero totale delle ore lavorate aumenta di fatto il numero di ore insegnate.

CONTRATTO Altra spaccatura dei sindacati sul contratto. Cisl, Uil, Snals-Confsal e Gilda hanno sottoscritto il rinnovo del contratto della scuola per il biennio economico 2008-09. Si tratta, secondo lo Snals-Confsal, di un «contratto ponte» di un anno che consente, data l'esiguità delle risorse disponibili, di mettere subito nella busta paga del personale della scuola 70 euro medi a dipendente (corrispondenti all'inflazione programmata dal Governo per gli anni
2008 e 2009,cioè pari al 3,2%).

La pensa diversamente la Cgil che non ha firmato. «La Flc Cgil non firma il contratto beffa. Le risorse messe a disposizione sono una miseria e offendono la dignità dei lavoratori della scuola. non ci sono le condizioni per la sottoscrizione dell'ipotesi di contratto relativo al biennio 2008/2009», afferma il segretario Domenico Pantaleo. «Si confermano- aggiunge Pantaleo- le ragioni che avevano portato la cgil a non firmare l'intesa del 30 ottobre con il governo. così non si tutela il potere di acquisto dei salari erosi dalla pressione fiscale e dall'inflazione». Così, conclude Pantaleo, «si umiliano oltre un milione di docenti e ata. Ora, per quel che ci riguarda, la parola passa ai lavoratori con il referendum».
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18 dicembre 2008

14 dicembre 2008

MEZZA RETROMARCIA SUL DECRETO GELMINI


TRATTO DAL MANIFESTO DEL 12 DICEMBRE

BOCCIATA
Scuola, la retromarcia
Maestro unico facoltativo e rinvio di un anno per le nuove norme sulle medie superiori. Al termine di un incontro avuto a palazzo Chigi con i sindacati, il ministro annuncia modifiche al suo piano. Poi prova a dire che nulla è cambiato: «Abolito il modello didattico dei moduli». Esultano Pd, Cisl e Uil, ma Cgil e Cobas frenano: «Che ne sarà dei tagli annunciati?» RIFORMA Il ministro annucia lo slittamento al 2010. Ma resta l'incognita sui precari
Eleonora Martini
ROMA

Con l'acqua alla gola, il governo ha dovuto fare un gesto di distensione. Non certo spaventata da una Roma allagata come fosse Venezia con l'alta marea, ieri la ministra dell'Istruzione Mariastella Gelmini alla vigilia dello sciopero generale ha mostrato di arrendersi davanti alla forza dell'Onda. Almeno a parole, con un atto che politicamente è senza dubbio rilevante. Anzi due atti: l'annuncio che il tanto contestato «maestro unico» alle elementari non sarà obbligatorio ma verrà attivato solo su richiesta delle famiglie (così come già suggerito dalla commissione cultura della camera); e lo slittamento al 2010/2011 della riforma delle scuole medie superiori. È quanto scritto nero su bianco dall'esecutivo sul verbale stilato a conclusione dell'incontro che si è svolto ieri a Palazzo Chigi tra il sottosegretario Gianni Letta, i ministri Gelmini, Brunetta e Sacconi, i sindacati della scuola (Cgil, Cisl e Uil, Gilda e Snals) e i segretari generali di Uil, Luigi Angeletti, e Cisl, Raffaele Bonanni. Un verbale che servirà da pro memoria per la riunione del Consiglio dei ministri di martedì 16 dicembre che dovrà tradurre gli impegni presi con il sindacato in provvedimenti legislativi.
Una vittoria, dunque, sembrerebbe. Dopo mesi di mobilitazioni, e soprattutto alla vigilia di uno sciopero generale che probabilmente porterà in piazza più di un milione di persone. Però. C'è più di un però, e riguarda i tagli voluti da Tremonti previsti dalla legge 133. Che fine faranno? L'interrogativo sorge spontaneo e non è di poco conto, perché se il ministro dell'Economia non fosse disposto a rimettere in discussione gli 87.400 tagli all'organico del personale docente sarebbe una vittoria di Pirro. Infatti a sera, malgrado il governo si sia impegnato a «costituire un tavolo permanente di confronto per ricercare le possibili soluzioni a tutela del personale precario della scuola», è la stessa ministra Gelmini a dichiarare con toni trionfanti: «Superato alle elementari il cosiddetto modulo». Fa riferimento al modello didattico basato sulle compresenze di maestre, che prevede tre insegnanti ruotare su due classi: «La responsabilità del percorso formativo e didattico nella scuola elementare resta in capo a un unico docente», precisa Gelmini che considera l'accordo come una «proposta che per i suoi contenuti può essere definita storica». «Dopo tanti anni di discussione, verrà portata in Consiglio dei ministri martedì prossimo una riorganizzazione organica dell'offerta formativa della scuola italiana», ha annunciato ieri a fine incontro. E ancora: «Questo modello didattico che supera l'organizzazione del modulo - aggiunge Gelmini - può essere declinato con l'opzione a 24 ore nel caso in cui il docente sia in grado di insegnare tutte le materie previste e quindi anche l'inglese, oppure a 27 ore con l'utilizzo di tre ore aggiuntive per l'insegnante di inglese e di religione, e in ogni caso non ci sarà compresenza in classe. Le famiglie potranno scegliere tra 24, 27 e 30 ore di lezione settimanali oppure il tempo pieno di 40 ore. Con l'eliminazione delle compresenze ci saranno più classi che faranno tempo pieno».
Insomma, «un gran pasticcio, messo su solo per sollevare tanto fumo», almeno secondo Piero Bernocchi, portavoce dei Cobas, che comunque incassa il successo di «un movimento unitario, dalla materna all'università, che ha costretto il governo ad una mezza marcia indietro». Un pasticcio perché sembrerebbe che il governo lasci aperte tutte le possibilità, ma in realtà garantisce il tempo di 40 ore solo nelle scuole d'infanzia. Alle elementari, invece, «nelle classi funzionanti a tempo pieno saranno assegnati due docenti per classe», si legge in un resoconto per punti del verbale. Un passo avanti, invece, è la decisione di congelare l'incremento del numero di alunni per classe, e altrettanto ben accolta da tutti la promessa del governo di tutelare «il rapporto di un docente ogni due alunni disabili».
Ma molti, Cobas compresi, mettono in guardia anche rispetto alla riforma dei licei e degli istituti tecnici che, per quanto rinviata al 2010/2011, prevede una riduzione dell'orario scolastico, tagli agli ordinamenti che porteranno da 39 a 11 gli indirizzi degli istituti tecnici, e ridimensionamento del numero dei docenti. E la Cgil fa notare che almeno sulle primarie «rimangono alcune ambiguità» perché, come spiega il segretario di Flc-Cgil Mimmo Pantaleo, «sono state recepite alcune rivendicazioni sindacali ma non viene cambiato totalmente l'impianto della manovra». Cisl e Uil invece esultano e Massimo Di Menna, segretario generale Uil Scuola, annuncia che «ora vigileremo che gli impegni assunti si traducano in atti concreti». E perfino Veltroni va all'incasso: «Vedo che il governo sulla scuola fa una completa marcia indietro. Ora tutte le prediche che ci avevano fatto, le lezioncine rivolte a noi e a quanti osavano criticare, che fine hanno fatto?». La pensa così anche il ministro ombra Mariapia Garavaglia e la responsabile scuola del Pd, Maria Coscia, che però più prudente aggiunge: «Non è chiaro se, come sarebbe consequenziale, con le scelte di oggi si sospendono anche i tagli. Se così non fosse ci troveremmo di fronte all'ennesima operazione di facciata».

12 dicembre 2008

UNA PIAZZA STRAORDINARIA

ascolta gli interventi in piazza su:
Radio Articolo 1 web della CGIL clicca e scegli il discorso di:
EPIFANI, PANINI, e gli altri intervenuti a Bologna.

TRATTO DALL'AGENZIA ANSA (www.ansa.it)


Roma, 12 dic. (Adnkronos/Ign) - "Avete visto che bella piazza, se si pensa solo a come è piovuto... davvero una piazza straordinaria e un grande senso di fare una cosa giusta per il Paese". E' il commento a caldo del laeder della Cgil, Guglielmo Epifani, dopo aver terminato il suo intervento dal palco allestito in piazza Maggiore a Bologna, in occasione dello sciopero indetto per oggi dal sindacato di corso d'Italia per chiedere al governo di affrontare la crisi. In piazza oggi sono scesi anche Cobas, Cub e SdL contro la finanziaria, i tagli e la privatizzazione di scuola e Università.

''Il tempo dirà che avevamo visto giusto'' ha detto Epifani in conclusione del suo discorso dal palco, nel corso del quale il leader della Cgil si è rivolto direttamente al presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, e a lui ha indirizzato un appello: ''Ascolti la Cgil da cui vengono sempre proposte di riforma''.

"Di fonte a una crisi eccezionale - ha detto Epifani - secondo qualcuno la peggiore di sempre, della quale non sappiamo nulla, il governo non fa sostanzialmente nulla". A parte la social card: "Non siamo schizinosi, riconosciamo il valore relativo dei soldi, ma su 10 che potrebbero avere la social card soltanto 2 l'avranno. Non si poteva detassare la tredicesima per i lavoratori e i pensionati per dare un segno al Paese?" si chiede il segretario generale della Cgil.

Che ha posto retoricamente una domanda: ''Serve lo sciopero?''. E per chiarire la sua utilità ha citato, ad esempio, la manifestazione contro la riforma Gelmini. ''Allora il governo disse che non serviva a nulla e che a protestare erano solo fannulloni, estremisti e giovani strumentalizzati. A distanza di un mese e mezzo il ministro Gelmini e il governo hanno fatto una mezza marcia indietro. Allora - ha chiosato - certo che lo sciopero serve''.

Già a 'Panorama del giorno' Epifani aveva sottolineato che lo sciopero di oggi ha un ''obiettivo giusto'' che è quello di chiedere al governo di affrontare una ''crisi economica'' di portata ''eccezionale'', rimarcando che ''l'obiettivo è chiedere al governo di affrontare la crisi che, come si vede giorno dopo giorno, sta avendo effetti molto pesanti sull'occupazione, sui giovani precari e sulla vita delle imprese, sui redditi dei dipendenti e dei pensionati, di intervenire come stanno facendo gli altri Paesi europei".

11 dicembre 2008

ORA TOCCA ALL'ACQUA



Come un fulmine a ciel sereno,
la notizia che il governo Berlusconi sancisce la privatizzazione dell’acqua.

Infatti il 5 agosto il Parlamento italiano ha votato l’articolo 23 bis del decreto legge numero 112 del ministro G. Tremonti che nel comma 1 afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell’economia capitalistica. Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta.

Così il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra i paesi per i quali l’acqua è una merce.
Questo è un tradimento da parte di tutti i partiti!

I Comuni, in particolare, non sono più dei soggetti pubblici territoriali responsabili dei beni comuni, ma diventano dei soggetti proprietari di beni competitivi in una logica di interessi privati, per cui il loro primo dovere è di garantire che i dividendi dell’impresa siano i più elevati nell’interesse delle finanze comunali.“

Tutto ciò è un fatto gravissimo,
ma questo governo non aveva detto che ci avrebbe aiutato a tirare a fine mese...
e invece ora ci metteranno sul gobbone un'altra bolletta???

E i giornali/telegiornali... muti!!!
La disinformazione è il male peggiore dell'italia!

La notizia:

Acqua in bocca" di Rosaria Ruffini (Docente di teatro allo IUAV di Venezia).

Mentre nel paese imperversano annose discussioni sul grembiulino a scuola, sul guinzaglio per il cane e sul flagello dei graffiti, il governo Berlusconi senza dire niente a nessuno ha dato il via alla privatizzazione dell'acqua pubblica.
Il Parlamento ha votato l'articolo 23bis del decreto legge 112 del ministro Tremonti che afferma che la gestione dei servizi idrici deve essere sottomessa alle regole dell'economia capitalistica.
Così il governo Berlusconi ha sancito che in Italia l'acqua non sarà più un bene pubblico, ma una merce e, dunque, sarà gestita da multinazionali internazionali (le stesse che già possiedono le acque minerali). Già a Latina la Veolia (multinazionale che gestisce l'acqua locale) ha deciso di aumentare le bollette del 300% Ai consumatori che protestano, Veolia manda le sue squadre di vigilantes armatati e carabinieri per staccare i contatori.
La privatizzazione dell'acqua che sta avvenendo a livello mondiale provocherà, nei prossimi anni, milioni di morti per sete nei paesi più poveri. L'acqua è sacra in ogni paese, cultura e fede del mondo: l'uomo è fatto per il 65% di acqua, ed è questo che il governo italiano sta mettendo in vendita.
L´acqua che sgorga dalla terra non è una merce, è un diritto fondamentale umano e nessuno può appropriarsene per trarne illecito profitto.
L´acqua è l'oro bianco per cui si combatteranno le prossime guerre.
Guerre che saranno dirette dalle multinazionali alle quali oggi il governo, preoccupato per i grembiulini, sta vendendo il 65% del nostro corpo.

(Alrtro articolo da Ecoblog.it) ... La notizia è passata quasi inosservata, ma dal 5 agosto scorso l’Italia ha deciso che la sua acqua può essere privatizzata. La denuncia arriva da Padre Alex Zanotelli attraverso una lettera inviata a Beppe Grillo.
Per l’esattezza il provvedimento è contenuto nell’ articolo 23 bis del decreto legge numero 113 , comma 1, firmato dal ministro G. Tremonti dove si dà il via alle privatizzazioni dei servizi offerti dai diversi enti.
Ed ecco cosa recita il primo comma dell’art. 23 bis:
Le disposizioni del presente articolo disciplinano l’affidamento e la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica, in applicazione della disciplina comunitaria e al fine di favorire la più ampia diffusione dei principi di concorrenza, di libertà di stabilimento e di libera prestazione dei servizi di tutti gli operatori economici interessati alla gestione di servizi di interesse generale in ambito locale, nonche’ di garantire il diritto di tutti gli utenti alla universalità ed accessibilità dei servizi pubblici locali ed al livello essenziale delle prestazioni, ai sensi dell’articolo 117, secondo comma, lettere e) e m), della Costituzione, assicurando un adeguato livello di tutela degli utenti, secondo i principi di sussidiarietà, proporzionalità e leale cooperazione. Le disposizioni contenute nel presente articolo si applicano a tutti i servizi pubblici locali e prevalgono sulle relative discipline di settore con esse incompatibili.
Quinto comma: "Ferma restando la proprietà pubblica delle reti, la loro gestione può essere affidata a soggetti privati"
L’approvazione è avvenuta con il consenso dell’opposizione e più precisamente del PD

Come scrive Zanotelli nella sua lettera:
Tutto questo con l’appoggio dell’opposizione, in particolare del PD, nella persona del suo corrispettivo ministro-ombra Lanzillotta (una decisione che mi indigna, ma non mi sorprende, vista la risposta dell’on. Veltroni alla lettera sull’acqua che gli avevo inviata durante le elezioni!). Così il governo Berlusconi, con l’assenso dell’opposizione, ha decretato che l’Italia è oggi tra i paesi per i quali l’acqua è una merce.


Dite la vostra.

Lasciate un vostro commento.


09 dicembre 2008

RADIO SPINEA UNA PRESA IN GIRO IN UN ANNO DI CRISI Un cittadino di Spinea scrive la sua opinione sul Gazzettino


Abbiamo trovato questa lettera sul Gazzettino, nella rubrica: Lettere e opinioni del 9/12/2008.
Ci sembra quindi utile estendere anche a chi segue il Blog Spineaxilcambiamento questo intervento che rientra nello spirito che ci siamo prefissi:
informazioni, impertinenze, irriverenze e suggerimenti.


Radio Spinea web,
una presa in giro
in un anno di ...


Radio Spinea web, una presa in giro in un anno di crisi

È tempo di crisi, ormai l'abbiamo capito tutti. E visto che, come si sa, la fame aguzza l'ingegno, le varie amministrazioni comunali stanno tentando di correre ai ripari, cercando di venire incontro ai propri cittadini e commercianti con le più disparate iniziative, per tentare di dare nuovo slancio all'economia delle proprie città. C'è chi, ad esempio, come a Mira, ha inventato la "Family Card", che permetterà ai cittadini di usufruire di una serie di sconti per beni di prima necessità. A Salzano, già da tempo, l'ultimo giovedì del mese, i negozianti aderenti all'iniziativa applicano lo sconto del 5\% sui propri prodotti. Alcuni negozianti, poi, stanno già effettuando delle vendite promozionali, anticipando i tradizionali saldi. E l'Amministrazione comunale di Spinea cosa fa? Per fronteggiare la crisi, lancia "Radio Spinea Web". Quasi a voler dire: «Non ce la fai ad arrivare a fine mese? Canta che ti passa!!!» Visto che anche la connessione ad internet ha un costo, non vedo il motivo per cui dovrei collegarmi al web per ascoltare la radio, quando mi basta accendere lo stereo. Il fatto di avere un sottofondo musicale all'interno dei negozi potrebbe anche essere una cosa carina, ma non ci si venga a dire che è un modo per rilanciare l'economia della nostra città. Perché la gente dovrebbe essere invogliata a fare più acquisti da degli spot radiofonici? I nostri portafogli sono sempre quelli! Tra l'altro, siamo già abbastanza sommersi di pubblicità, tant'è che ognuno di noi appena può ne approfitta per cambiare canale. Caro assessore Padovan, lei sarà pure l'assessore all'Innovazione, ma forse era meglio se faceva fruttare il suo ingegno verso qualcosa di più costruttivo. La gente preferisce avere un aiuto concreto, piuttosto che ascoltare della bella musica! Il tutto "suona" (per restare in tema musicale...) come mera propaganda elettorale, giacché lei è candidato sindaco alle prossime amministrative.

Fabio Tessari - Spinea

08 dicembre 2008

GIORNATA DELLA MEMORIA A MIRANO







Il Comune di Mirano Assessorato alla Pubblica Istruzione Biblioteca e Politiche giovanili

in collaborazione con A.N.P.I. del miranese organizza

11 dicembre 2008


La giornata della memoria “

Per ricordare i Partigiani trucidati a Mirano l’11 dicembre 1944”


LE INIZIATIVE:

la scuola media statale “Leonardo da Vinci”, in collaborazione con l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Miranoe con l’ANPI propone agli studenti delle classi terze un incontro per commemorare i Martiri di Mirano.

  • ore 8.40 (sede Scaltenigo) partenza dalle scuola

  • ore 9.05 (sedi Leonardo e Mazzini) partenza dalla scuola

  • breve percorso guidato attraverso i luoghi della Memoria in piazza Martiri, per ogni classe, a cura dei rispettivi Docenti accompagnatori.

Presso il Teatro di Villa Belvedere

  • ore 10.00, inizio della Commemorazione, con interventi del Sindaco Roberto Cappelletto, della scuola, di rappresentanti dell’ANPI

  • visione del filmato del prof. Fassetta (testimonianze di F. De Gasperi, G. Gasparini, Garbin e Boscarini)

  • interventi di alcuni testimoni dell’eccidio (Sergio Savoia, Vescovo Grazia e Canuto Natalina di Luneo.)

ore 12.00 termine della manifestazione e rientro alle rispettive sedi scolastiche.

Presso il Teatro di Mirano

Ore 20,30

  • saluto delle autorità comunali

  • proiezione video tratto dal film di G. Sticchi “Il vento è spento e la pioggia è cessata”-1975

  • interventi: Bruno Tonolo A.N.P.I. del miranese testimonianze Comunità di Luneo

  • brani musicali eseguiti dal trio “Talco” Enrico Marchioro, T. De Mattia, A. Barin.

Dall’oblio alla memoria, dall’immagine alla parola.



12 dicembre SCIOPERO GENERALE - MANIFESTAZIONE REGIONALE A MESTRE





12.12.2008 SCIOPERO GENERALE MANIFESTAZIONE REGIONALE
MESTRE - ORE 09.00 PARTENZA CORTEI - ORE 11.00 PIAZZA FERRETTO MUSICA INTERVENTI E COMIZI.

Sciopero contro la crisi, più lavoro, più salario, più pensioni, più diritti per modificare le politiche del governo che propone una Finanziaria di tagli che moltiplica gli effetti della crisi, che riduce i diritti e le tutele dei lavoratori e delle lavoratrici, dei giovani e dei pensionati per un piano straordinario di misure anticrisi perché a pagare di più non siano i lavoratori, i pensionati, i giovani;

-occupazione: no ai licenziamenti sostegno economico per i lavoratori sospesi dal lavoro qualsiasi sia il loro contratto più sicurezza basta morti benefici fiscali alle aziende che assumono lavoratori a tempo pieno ed indeterminato soprattutto giovani e donne;

-più salari, più pensioni, meno tasse sulla tredicesima dei lavoratori e dei pensionati restituzione del fiscal drag stendere la quattordicesima per i pensionati tariffe più basse per luce, acqua, gas per i meno abbienti interventi del governo per abbassare i tassi di interesse sui mutui per la prima casa lotta all'evasione fiscale, pagare tutti pagare meno;

-sostegno economico alle imprese che investono in innovazione ed occupazione interventi pubblici case popolari e affitti leggeri per studenti, giovani e anziani investimenti per sviluppare il risparmio energetico e fonti rinnovabili trasporti pubblici;

-rafforzare il welfare e la coesione sociale, il sostegno al reddito degli inoccupati per contrastare la povertà e la crisi occupazionale riconoscere benefici ai lavoratori con attività usuranti ampliare i servizi all'infanzia e per la non autosufficienza di anziani e disabili diritto di cittadinanza e non carità compassionevole;

-immigrazione è una risorsa per lo sviluppo regolarizzazione dei lavoratori immigrati irregolari sospendere le espulsioni dei lavoratori prevista dalla legge Bossi-Fini in caso di perdita del lavoro per crisi aziendale

05 dicembre 2008

SPINEA RADIO IN WEB E ATTENTI A NON SCIVOLARE... SUL GHIACCIO



Eureka a Spinea grandi novità, ma siamo sicuri, sicuri che servono???
Anche al cittadino meno attento arriverà la notizia di sicuro. Ghiaccio e musica via web!
A Spinea si potrà cadere tutti col culo per terra, (ma non lo siamo gia?) e pergiunta a pagamento, allietati dalla colonna sonora di una radio made in Spynea.
Da Sabato 6 e con inaugurazione l'8 sarà possibile pattinare sul ghiaccio davanti alla nuova stazione del treno (futura metropolitana di superficie).
Questa stazione non ancora vissuta come tale dai cittadini di Spinea perchè irragiungibile, avrà una sorta di battesimo sul ghiaccio con un'iniziativa che non sembra essere praticabile facilmente perchè fatta lontana dal centro, in una locazione non facilmente raggiungibile.
Infatti è noto a tutti che non ci sono mezzi pubblici che raggiungono la stazione o che lì abbiano una fermata, ancor più grave,non è ancora stato reso percorribile il sottopasso ciclabile e pedonabile che permette l'accesso dalla citta.

Ma come possono pensare che i ragazzi e le ragazze che sono quelli che potrebbero gradire di più l'iniziativa, raggiungano la pista di ghiaccio senza correre il rischio di finire investiti dal traffico del cavalcavia?????
Forse qualcuno ce lo spiegherà dalla Radio WEB Spinea, ultima bella trovata della Giunta spinetense impegnata nella campagna elettorale coi soldi dei cittadini.

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